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-occupare gli ingegneri civili per la progettazione di nuovi impianti per il riciclaggio dei rifiuti.
-progettare case con la tecnica della bioedilizia.
-piano di riforestazione di aree verdi.
-abbandonare il petrolio, alimentare le auto a idrogeno/metano/biodesel/gpl.
-evitare di comprare l'acqua nelle bottiglie di plastica e incentivi nell'acquisto di prodotti locali a km zero.

 

 

Leol'uso di due tipi d'acqua quella potabile per scopo alimentare e per bere e un'altra non potabile per altri usi come lavare i panni è una buona idea però se pensiamo a una grande città come napoli le tubazioni sarebbero straordinariamente complesse.

Magari un'altra idea è quello di usare i rifiuti organici per il compost e aprire centri di compostaggio e creare posti di lavoro e concimi naturali.

Sono tutte belle idee, e chissà quante proposte altrettanto interessanti vengono fatte da altri gruppi come il tuo, da persone sensibili a queste tematiche. Io stesso ho delle idee al riguardo, alcune molto radicali, altre meno, ma nella mia risposta non voglio parlarti di questo. Voglio, anzi devo, parlare invece dei problemi che ostacolano idee come le tue, le mie e di tutte le altre persone già citate.

Il fatto di dover parlare di questi problemi (che scommetto tutti voi già conoscete) mi da enormemente fastidio, perché una discussione simile dovrebbe concentrarsi completamente appunto su idee, proposte, alternative e così via. Tuttavia sarebbe come parlare di quel che si vuole fare al di la di un muro, senza però dedicare tempo e risorse a come ABBATTERE quel muro per trasformare poi le idee in realtà.
Io credo che il vero problema, in queste situazioni, piuttosto che nelle risorse e tecniche di costruzione, risieda nei SOLDI. Giustamente tu hai parlato di idee da concretizzare dopo la crisi economica, il problema è che qui si tratta di capire se ci sarà mai qualcuno disposto ad investire su simili progetti. Con la seconda tubatura, raccoglieremmo l'acqua piovana, ma essendo questa disponibile in abbondanza, sarebbe praticamente gratis e verrebbe pagata solo la costruzione della nuova conduttura. Una cosa stupenda per noi, certo, ma a meno che questa conduttura non ce la costruiamo da soli, chi sarebbe disposto ad investire denaro su questo progetto? Per non parlare delle perdite economiche che subirebbero le persone che oggi ci forniscono i servizi idrici, visto che paradossalmente il maggior spreco d'acqua (che per loro si traduce in un guadagno) in una casa oggi è quello degli scarichi dei gabinetti. Anche il fatto delle luci spente per qualche ora, nonostante non possa far altro che portare benefici a noi e all'ambiente, ne consegue comunque una diminuzione dei guadagni per chi offre questi servizi. A me dispiace mettere in ballo tutte queste problematiche, ma sono sempre stati questi gli ostacoli e lo sono tutt'ora. L'energia geotermica può offrire energia per dieci miliardi di persone, quindi più dell'intera popolazione mondiale, ma proprio per questo motivo non c'è nessuno disposto ad investirvi, sarebbe appunto come vendere l'acqua piovana: una fregatura. Quindi o siamo disposti a pagare una cosa che possiamo procurarci facilmente, oppure nessuno investirà su questi progetti. Questo è il muro da scavalcare, ed io vedo soltanto due alternative per ora: trovare una soluzione che oltre ad essere eco sostenibile porti anche un business economico, oppure rimboccarci le maniche e diventare autosufficienti. Io opto per la seconda. Diventare autosufficienti vuol dire estraniarsi completamente dalle multinazionali che offrono acqua ed energia, ma piuttosto produrre energia da soli con pannelli solari, idem con l'acqua. E' ovvio quindi che una vera e propria LEGGE del genere non verrà mai fatta perché la politica è fin troppo influenzata dalle multinazionali. Autosufficienza, ecco la mia proposta per concretizzare le idee come le tue.

ci sn tantissime ottime idee e come sai l'importante è crederci davvero e con ogni sacrificio...
soprattutto informando quanto più si può la gente (come sai oggi sn informati solo sui reality e cavolate varie basate sul consumismo)

dunque potremmo certo con queste attitudini, contribuire nel nostro piccolo
ma non produrremmo nessun risultato se non viene cambiato totalmente il sistema sociale, economico...abbandonando il consumismo..e avviandosi verso la decrescita felice (e bada bene, non bisogna farsi ingannare dal termine...dato che appunto oggi la crescita riguarda principalmente il PIL...che non è assolutamente 1 parametro che misura la nostra ricchezza in termini di beni e di avanzamento sociale....ma solo di MERCI....mercificazione egoistica e omicida)


e il miglior strumento che possiam usare e da cui possiam prender esempio...soprattutto per l'energia (come sai l'era del petrolio a basso costo sta finendo..così come questo orrendo sistema consumistico basato sul petrolio)
e dunque trovare ampio riferimento nei meccanismi naturali dell'ecosistema
si chiama
PERMACULTURA